Il Calvario

Ho nostalgia del passato, perché siamo cresciuti meglio e con meno vizi. Se penso ai giovani del terzo millennio, quante cose belle si sono perse, mi viene da piangere.

I valori umani e morali non esistono più . Solo tanta violenza e crudeltà.

Ci sono state anche cose positive perché dai 6 anni ai 13 anni e mezzo non ho più avuto crisi epilettiche, ma dovevo prendere sempre i farmaci. Poi nel 1985 c'è stata la recidiva e non c'è più stato nulla da fare.

I medici hanno provato 18 farmaci ma niente, le crisi epilettiche che ho adesso non sono più a convulsioni ( ne esistono 45 tipi di epilessia) , sono parziali complesse. Sono farmaco resistenti (significa che anche se li prendo i le crisi mi vengono ancora). Nel 2001 ero andata all’Ospedale Niguarda di Milano per vedere se era possibile fare l'intervento neurochirurgico.

I neurologi mi hanno detto che non era possibile perché il tumore è troppo grosso (6 cm. di diametro) e troppo profondo. Avrei perso tutta la memoria, la parola e il movimento. Ogni due anni devo fare la Risonanza Magnetica con il liquido di contrasto per vedere se rimane stabile. Non morirò per questo tumore ma avrò le conseguenze (quale tipo non lo so).

Quando me l'hanno detto, mi è crollato il addosso il mondo.

Volevo andarmene da casa mia, fare la patente (che purtroppo non ho) e vivere un'altra vita e invece non è cambiato nulla. Ancora farmaci, prelievi, visite ...

In seguito alla somministrazione di un farmaco e alla delusione, mi sono ammalata di depressione.

Il buio totale, il nero più nero, il dolore, la sofferenza, le crisi di pianto (duravano anche 4 ore), l'apatia, l'inappetenza, la perdita della volontà, di tutto e di più.


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